Ossidazione, celle rotte, umidità, cattivo fissaggio… i difetti di fabbricazione dei pannelli solari e i danni che possono verificarsi durante il trasporto o il montaggio sono moltissimi. A farne le spese è la qualità dei pannelli solari, primo e più importante parametro per stabilire il valore (anche economico) degli stessi pannelli. Oltre alle classiche crepe delle celle fotovoltaiche, possiamo suddividere le problematiche in 8 macro-gruppi, di seguito elencati nel dettaglio:
L’unico sistema per garantire la massima qualità dei pannelli solari è quello di effettuare continui monitoraggi e verifiche durante l’intero processo produttivo, dal controllo delle materie prime alla misurazione I-V a fine linea. In particolare, noi di Ecoprogetti suggeriamo di porre estrema attenzione alla certificazione dei materiali, alla definizione delle procedure interne, all’uso di strumenti e tool adeguati al monitoraggio della qualità dei pannelli solari.
I test principali che vale la pena citare in questo articolo sono innanzitutto il “pull test” in fase di stringatura. Si tratta di un test cosiddetto distruttivo, che consente di verificare la qualità di saldatura “strappando” il ribbon dalla cella e valutandone la forza e omogeneità di adesione. Importantissima anche l’elettroluminescenza nelle varie fasi di lavorazione, così come il gel content test per verificare la qualità di laminazione. Ultimo test fondamentale per mettere alla prova la qualità dei pannelli solari è la misura della curva I-V a fine linea, utile per testare la precisione delle misure, ma anche per verificare la perdita di potenza dei moduli installati negli impianti.